Bruxelles, la protesta dei trattori e il Consiglio europeo in diretta | Michel: «Trovato accordo su aiuti all’Ucraina, 50 miliardi in più». Statua in fiamme davanti al Parlamento Ue

Bruxelles, la protesta dei trattori e il Consiglio europeo in diretta | Michel: «Trovato accordo su aiuti all’Ucraina, 50 miliardi in più». Statua in fiamme davanti al Parlamento Ue


di Francesca Basso, corrispondente da Bruxelles, e Redazione Online

Si tiene oggi a Bruxelles un Consiglio europeo (il vertice dei capi di Stato e di governo dei 27 Paesi dell’Ue) straordinario: il tema quello degli aiuti all’Ucraina, bloccati dal veto dell’Ungheria di Orban. Ma a rendere incandescente il clima anche la protesta degli agricoltori, che hanno lanciato l’assedio alle istituzioni Ue con migliaia di trattori

• Si tiene oggi un Consiglio europeo di importanza decisiva, per l’Europa: 26 Paesi dovranno convincere l’Ungheria di Orban a superare il suo veto sui fondi all’Ucraina, impegnata nella guerra di resistenza alla Russia
• Nel vertice non si parler di agricoltori, ma migliaia di trattori assediano le istituzioni europee: e l’Europa si appresta a capire come gestirne le rivendicazioni

Ore 12:28 – Calenda: L’Ungheria deve scegliere tra Orban e l’Europa

“Oggi vediamo sulla vicenda dell’Ungheria quanto male stia facendo all’Europa avere europei riluttanti, che sono in realt vicini a Putin, che non applicano lo stato di diritto, quanto ci paralizza l’attivit europea. Noi siamo dell’idea che l’Ungheria deve scegliere tra Orban e l’Ue. Non si possono avere gli aiuti dell’Europa e contemporaneamente non applicare i valori europei, lo stato di diritto e allearti di fatto con il principale nemico dell’Europa”. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda durante una conferenza stampa.

Ore 12:08 – Che cosa successo questa mattina a Bruxelles

(Francesca Basso) Lo show di Viktor Orbn durato poco. I leader Ue hanno trovato l’accordo pochi minuti dopo l’inizio ufficiale del Consiglio europeo straordinario sul pacchetto di aiuti da 50 miliardi per l’Ucraina all’interno del bilancio Ue. L’Ungheria non ha ottenuto il potere di veto annuale che chiedeva. A dare l’annuncio stato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel con un post su X: Abbiamo un accordo. #Unity. L’inizio del vertice era stato preceduto da una riunione ristretta tra Orban e Von der Leyen, Charles Michel, Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Giorgia Meloni.

La soluzione di compromesso prevede che se necessario, fra due anni il Consiglio europeo inviter la Commissione a presentare una proposta di revisione del pacchetto di aiuti nel contesto della revisione del bilancio comunitario. previsto anche un dibattito annuale sull’attuazione del pacchetto di aiuti, che era stato offerto ieri come compromesso ma che da solo non aveva soddisfatto Budapest. Ma soprattutto le conclusioni di questo Consiglio europeo avranno un richiamo alle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2020 articolo 2 comma e che sono sul meccanismo sulla condizionalit dello Stato di diritto: lo strumento usato dalla Commissione per congelare un anno fa 21,7 miliardi a Budapest, di cui a dicembre sono stati scongelati 10,2 miliardi. Non un mistero che Orbn abbia usato il veto sugli aiuti all’Ucraina per fare pressione su questo dossier.

L’articolo 2/e insiste sul concetto di proporzionalit e dice che le misure a norma del meccanismo dovranno essere proporzionate all’impatto delle violazioni dello Stato di diritto sulla sana gestione finanziaria del bilancio dell’Unione o sugli interessi finanziari dell’Unione e il nesso di causalit tra tali violazioni e le conseguenze negative per gli interessi finanziari dell’Unione dovr essere sufficientemente diretto e debitamente accertato ma soprattutto la semplice constatazione di una violazione dello Stato di diritto non sufficiente ad attivare il meccanismo.

Ore 12:06 – Polizia di Bruxelles: Sono 1300 i trattori per le strade

Salgono a circa 1300 i trattori nelle strade di Bruxelles. Lo indica la polizia di Bruxelles-Capitale aggiornando il conteggio diffuso all’inizio della mattinata, quando circa mille mezzi avevano dato il via all’assedio nel quartiere europeo. Altri trattori vengono segnalati in marcia sulla tangenziale della capitale belga, pronti a unirsi alla protesta.

Prosegue intanto nel nord del Paese il blocco al porto di Zeebrugge, iniziato nella serata di marted. La polizia non pu ancora prevedere la durata dell’azione. Dipender dalle discussioni al vertice europeo a Bruxelles e alla conferenza sul futuro dell’agricoltura a Gand, riferiscono le stesse forze dell’ordine.

Ore 12:04 – Zelensky: Con l’accordo sugli aiuti l’Ue dimostra di essere unita

Grazie a Charles Michel e ai leader dell’Ue per aver istituito lo Strumento per l’Ucraina da 50 miliardi di euro per il periodo 2024-2027. molto importante che la decisione sia stata presa da tutti i 27 leader, il che dimostra ancora una volta la forte unit dell’Ue. quanto scrive sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il continuo sostegno finanziario dell’Ue all’Ucraina rafforzer la stabilit economica e finanziaria a lungo termine, aggiunge, che non meno importante dell’assistenza militare e della pressione delle sanzioni sulla Russia.

Ore 11:59 – Nell’intesa Ue aggiunto un passaggio, particolarmente caro a Viktor Orban

Nell’intesa tra i 27 sul bilancio comune e gli aiuti all’Ucraina stato aggiunto un passaggio, particolarmente caro a Viktor Orban: un richiamo alle conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2020 sul meccanismo di condizionalit, sulla base del quale Bruxelles ha congelato i fondi per l’Ungheria.

Fonti Ue spiegano che, nello specifico, il richiamo fa riferimento al fatto che le misure previste dal meccanismo dovranno essere proporzionate all’impatto delle violazioni dello Stato di diritto. In quel testo, inoltre, si disciplina un equo trattamento tra i 27 nell’applicazione del meccanismo di condizionalit.

Ore 11:56 – Palazzo Chigi soddisfatto: Un ruolo di primo piano per Meloni

Da Palazzo Chigi filtra grande soddisfazione per l’accordo raggiunto poco fa dal Consiglio europeo straordinario, con un voto unanime inaspettato fino a poche ore prima sulla revisione del bilancio pluriennale con lo stanziamento di 50 miliardi di euro per l’Ucraina. Il Governo italiano – sottolineano fonti della Presidenza del Consiglio – ha avuto un ruolo di primo piano e Giorgia Meloni stata protagonista in prima persona delle mediazioni che hanno consentito di arrivare alla soluzione che ha messo d’accordo tutti.

La presidente del Consiglio ha avviato la sua opera diplomatica gi mesi fa, con colloqui e incontri che hanno coinvolto anche i ministri e gli sherpa, e l’ha intensificata a partire dal Consiglio europeo di dicembre, con un impegno che ha avuto il suo picco nell’ultima settimana.

Da marted a oggi Meloni ha avuto tre colloqui con il premier ungherese, Viktor Orban, sul Quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2021-2027 dell’Ue, comprensivo del piano di aiuti finanziari da 50 miliardi di euro per l’Ucraina. Dopo la telefonata di marted e l’incontro di ieri sera in albergo, al quale ha fatto seguito un lungo lavoro notturno delle delegazioni, Meloni e Orban si sono visti di nuovo questa mattina, prima dell’inizio del Consiglio europeo straordinario.

Un ulteriore incontro importante in vista dell’ok definitivo di Orban all’accordo.

Ore 11:55 – Dibattito annuale sui fondi a Kiev, revisione fra 2 anni

Sulla base del rapporto annuale della Commissione sull’attuazione del pacchetto di aiuti per l’Ucraina, il Consiglio Europeo terr un dibattito annuale sull’attuazione stessa con l’obiettivo di dare una guida. Se necessario, fra due anni il Consiglio Europeo inviter la Commissione a presentare una proposta di revisione nel contesto della revisione del bilancio comunitario. quanto si legge in un paragrafo delle conclusioni del vertice Ue. La formula ha permesso lo sblocco dell’impasse sugli aiuti macrofinanziari a Kiev.

Ore 11:49 – Sbarra (Cisl): Ascoltare e dialogare con gli agricoltori

L’Europa, la commissione europea, i governi farebbero bene ad ascoltare e a dialogare con gli agricoltori. Cos il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ospite di Coffee break su La7 risponde sulla protesta dei trattori, sottolineando l’importanza di un forte sostegno alla politica agricola che rimane un settore primario dell’economia nazionale ed europea.

Ore 11:47 – Il premier ucraino Denys Shmyhal: L’accordo Ue su aiuti serve per una vittoria comune

Il premier ucraino Denys Shmyhal afferma che l’accordo sugli aiuti dell’Ue a Kiev aiuter a realizzare una vittoria comune.

Ore 11:44 – Von der Leyen: un buon giorno per l’Europa

Accordo raggiunto! Il Consiglio europeo ha rispettato le nostre priorit. Sostegno all’Ucraina. Lotta all’immigrazione irregolare. Sostegno alla competitivit europea. un buon giorno per l’Europa. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ore 11:36 – Cremlino: Seguiamo le informazioni che arrivano dal vertice Ue

Il Cremlino segue le informazioni che arrivano dal vertice Ue, nel quale si discute del sostegno europeo all’Ucraina: lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dall’agenzia Tass.

Certo, monitoriamo tutte le informazioni. Capiamo che Kiev continua ad affrontare problemi e che anche l’Occidente collettivo sta avendo problemi, ha aggiunto Peskov.

Ore 11:30 – Michel: Trovato l’accordo a 27 sugli aiuti Ue all’Ucraina

Abbiamo un accordo. Tutti i 27 leader hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo di 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. In questo modo si garantisce un finanziamento costante, a lungo termine e prevedibile per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilit del sostegno all’Ucraina. Lo annuncia il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.

Ore 11:25 – Il confronto ristretto con Orban, in corso

Il Consiglio europeo straordinario non ancora cominciato: ma al momento gi in corso un confronto a cui partecipano i presidenti del Consiglio europeo Charles Michel e della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, la premier italiana Giorgia Meloni, il premier ungherese Viktor Orban e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

La tensione politica alta e si capisce che ormai non ci sono pi molti margini per comporre la controversia a meno che Orban non torni in qualche modo sui propri passi.

Ore 11:15 – Tusk: Inaccettabile il comportamento di Orbn

(Francesca Basso, corrispondente da Bruxelles) La questione ucraina esistenziale non solo per la Polonia, ma per tutti. Oggi la posizione di Orbn minaccia la nostra sicurezza. Credo sia ovvio ed inaccettabile.

Parola di Donald Tusk, il nuovo premier polacco. L’Ungheria di Viktor Orbn ha perso un alleato importante: Varsavia. Entrando al summit Tusk ha detto che i leader Ue devono essere pi ottimisti sulla capacit di argomentazione: Non c’ un piano B. Sta a Orbn decidere se l’Ungheria faccia parte o no della nostra comunit. chiaro, nero o bianco. Il mio istinto dice che troveremo qualche forte argomentazione per convincerlo.

Ungheria e Polonia in passato si erano sostenuti a vicenda contro l’ipotesi di attivazione del famigerato articolo 7 del Trattato — mai stata davvero reale perch richiede l’unanimit a 26 contro un Paese — che prevede la possibilit di togliere a uno Stato membro il diritto di voto in seno al Consiglio se viola gravemente e persistentemente i principi su cui si fonda l’Ue.

Ore 11:10 – Ma il tema agricoltori non all’ordine del giorno

(Francesca Basso, corrispondente da Bruxelles) Come visto, gli agricoltori vogliono attirare l’attenzione dei leader del Consiglio europeo. Il tema per non all’ordine del giorno.

Il presidente francese Emmanuel Macron sollever la questione a margine del vertice in un bilaterale con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Per venire incontro agli agricoltori ieri la Commissione ha proposto di rinviare di un anno l’obbligo di tenere a riposo il 4% del terreno per poter accedere ai fondi Ue e contestualmente ha proposto di rinnovare per un altro anno la sospensione dei dazi e delle quote di importazione sulle esportazioni ucraine verso l’Ue, insieme a un meccanismo di salvaguardia a livello nazionale in caso di perturbazione dei mercati e un freno di emergenza con la reintroduzione dei dazi su pollame, uova e zucchero se le importazioni supereranno la media del 2022 e del 2023.

Ore 11:06 – Il nodo, con Orban, e perch questo vertice europeo cos importante

(Francesca Basso, corrispondente da Bruxelles) Oggi al Consiglio europeo straordinario i leader Ue cercheranno di raggiungere un accordo con il premier ungherese Viktor Orban per sbloccare il pacchetto di aiuti da 50 miliardi all’Ucraina legato alla revisione intermedia del bilancio Ue, dopo i tentativi falliti di mediazione delle settimane scorse.

Budapest insiste nel voler avere un potere di veto annuale sul piano di aiuti.

Questo summit un defining moment per l’Ue, un crocevia dal quale si capir che tipo di soggetto internazionale vuole essere l’Unione europea. Imporr anche una riflessione sul metodo decisionale dell’Ue. Sul tavolo dei leader Ue ci sono anche il sostegno militare a Kiev e la situazione in Medio Oriente..

Ore 10:58 – Il Consiglio europeo, intanto

Viktor Orbn non sembra aver cambiato idea. contrario al pacchetto d’aiuti da 50 miliardi per l’Ungheria. Il motivo lo spiega Francesca Basso:

Budapest sta usando il veto per fare pressione su un altro dossier che non correlato a Kiev: gli oltre 20 miliardi di fondi congelati dalla Commissione Ue per mancanza di rispetto dello Stato di diritto.

Se Orbn ripeter il no, la Ue potrebbe decidere di attivare contro l’Ungheria l’articolo 7, che toglie il diritto di voto a un Paese in seno al Consiglio, se esiste un evidente rischio di violazione grave dei principi fondamentali dell’Ue.

Ma perch si applichi questo articolo, occorre l’unanimit degli altri 26 Paesi.

Ancora Francesca Basso:

C’era la speranza di risolvere a livello tecnico le divergenze tra l’Ungheria e gli altri 26 Paesi Ue sul pacchetto di aiuti da 50 miliardi all’Ucraina e la revisione del bilancio comunitario. C’era la speranza di chiudere il negoziato prima del summit straordinario di oggi per permettere ai leader Ue di mostrare al mondo che l’Unione compatta nel sostenere l’Ucraina dopo il triste spettacolo del vertice di dicembre, con il premier ungherese Viktor Orbn che uscito dalla stanza per consentire il via libera ai negoziati di adesione di Kiev mentre ha messo il veto per l’aiuto finanziario al Paese in guerra. Invece niente. Tutto dipender da come oggi i leader Ue condurranno il negoziato con Orbn e da quanto il premier ungherese decider di sfidare gli altri capi di Stato e di governo che ormai hanno finito la pazienza e il livello di irritazione altissimo, come spiegava ieri una fonte diplomatica europea.

Ore 10:55 – Ma quali sono i motivi dei blocchi?

(Alfio Sciacca) La protesta ha molte anime, il movimento spaccato, ma ci sono alcune rivendicazioni che accomunano il popolo dei trattori. Dal carburante alle iniziative europee per la transizione verde.

1. Che costo ha il gasolio?
Da tempo gli agricoltori italiani lamentano gli alti costi del gasolio, ancor prima che arrivi il 2026, quando in tutta l’Ue dovrebbero cessare le agevolazioni che ci sono attualmente. Oggi un litro di gasolio viene pagato fino a 1,30 euro. Un prezzo considerato pi alto anche rispetto ai loro colleghi francesi e tedeschi.

2. Cosa impone la Pac, la Politica agricola comune europea?
Gli agricoltori contestano l’obbligo, previsto dalla Politica agricola comune (Pac), di tenere a riposo il 4% dei loro terreni come condizione per poter accedere ai contributi comunitari. Nel 2023 c’ stata una deroga all’obbligo e ora la Commissione Ue propone un’ulteriore deroga anche per il 2024. Ma agli agricoltori non basta.

3. I prezzi ai produttori?
Altro tema l’enorme forbice che c’ tra quanto viene pagato ai produttori e il prezzo del prodotto venduto al dettaglio. Tanti gli esempi che hanno fatto in questi giorni ai vari presidi in tutta Italia. Il latte: agli allevatori viene pagato 52 centesimi al litro, mentre al bancone del supermercato si paga fino a 2,30 e anche 3 euro. Un chilo di radicchio viene pagato 30-40 centesimi e venduto anche a 3 euro. Per gli agricoltori servirebbe una legislazione europea che tuteli il valore lungo tutta la filiera.

4. L’esenzione Irpef?
Gli agricoltori contestano che nella legge di Bilancio 2024 non siano state prorogate le agevolazione per il settore agricolo. I redditi agricoli tornano quindi alla tassazione ordinaria.

5. Cos’ il Green deal?

Contestati gli obiettivi green dell’Ue troppo stringenti e irrealistici. Tra i tanti target del Green deal prevista la riduzione nell’uso dei fitofarmaci del 50% entro il 2030. Poi ci sono altre direttive per ridurre drasticamente le emissioni nocive nel settore zootecnico che, per, richiedono notevoli investimenti non sostenibili per molte aziende agricole, gi fortemente indebitate e penalizzare dal sistema bancaria. Per non parlare dell’impatto sulla concorrenza. A fronte di tutti questi vincoli l’Italia fa poi entrare prodotti a prezzi stracciati da Paesi dove si fa un uso abnorme di pesticidi e che spesso sono in mano a multinazionali europee accusa il popolo dei trattori.

Ore 10:49 – La protesta dei trattori, in Italia e in Europa

(Alfio Sciacca) La protesta dei trattori dilaga in Italia e in tutta Europa. Qui quello che accaduto ieri:

– A Parigi blocco stradale nei pressi dell’aeroporto Charles de Gaulle, mentre alle porte della citt gli agricoltori hanno fatto irruzione ai mercati di Rungis. intervenuta la polizia e 79 manifestanti sono stati fermati.

– Nuovi blocchi anche in Germania.

– In Italia, ieri pomeriggio per ore i trattori hanno bloccato il casello autostradale di Brescia, paralizzando il traffico in entrata e uscita. Altro blocco al casello di Alessandria ovest sulla Torino-Piacenza. Proteste anche a Cuneo, mentre un drappello di trattori ha preso a sfilare per le vie del centro a Melegnano, nel Milanese. A Orte paralizzata la Statale 675 e poi altri focolai a Oristano, Foggia, Brindisi, Ragusa.

Ore 10:44 – Agricoltori lanciano bottiglie contro l’Europarlamento: statua in fiamme

Sale la tensione durante l’assedio dei trattori a Bruxelles, partito nelle scorse ore.

Un centinaio di agricoltori ha lanciato bottiglie e uova contro la sede del Parlamento europeo all’ingresso principale situato a Place de Luxembourg.

stata anche abbattuta una delle sculture decisive presenti in quella piazza, risalente al 1872. L’opera fa parte del complesso monumentale John Cockerill, in memoria del pioniere dell’industria siderurgica e della ferrovia in Belgio. Su un’altra statua del monumento stato affisso il cartello: People of Europe, say no to despotism (Popoli d’Europa, dite no al dispotismo).

La polizia, schierata in tenuta anti-sommossa dietro alle transenne posizionate lungo tutto il perimetro, ha azionato gli idranti. I manifestanti, presenti nelle vie adiacenti all’Eurocamera con centinaia di trattori, hanno fatto esplodere anche numerosi petardi al grido di Senza agricoltori non c’ agricoltura.

1 febbraio 2024 (modifica il 1 febbraio 2024 | 12:35)





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di
www.corriere.it
2024-02-01 10:06:48 ,

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